Bianco, rosso o … rosato?

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Attualmente i vini rosé raggiungono la soglia del 10% del consumo di vino a livello mondiale. Un’ascesa che, nonostante il trend in ribasso, non ha subito arresti e ha raggiunto i 24 ettolitri per un totale di 3,2 miliardi di bottiglie consumate. L’Italia si conferma tra i maggiori esportatori di vino rosé al mondo, un mercato importante in cui molte regioni della penisola continuano ad investire. In Puglia, ad esempio, si produce il 40% del prodotto nazionale e, come afferma la direttrice dell’associazione Puglia rosé ,“Il rosato è sempre stato visto come il figlio di un dio minore, ora invece sta progredendo nei consumi a discapito dei rossi. Secondo un nostro recente sondaggio, dal 2010 a oggi in Puglia la produzione è più che raddoppiata. Non tanto perché siano nate nuove cantine ma perché quelle esistenti hanno ampliato le linee di prodotto, imbottigliando ciò che prima vendevano sfuso e valorizzando le versioni spumante e frizzante”. Ed è qui che in soli due anni si è passati da 220 cantine partecipanti alle 350 dell’anno 2014. Lucia Nettis termina con queste parole “È chiaro che lavoriamo perché il rosato diventi un brand regionale”. La stessa speranza che ha la regione Abruzzo dove ogni anno vengono imbottigliati 60 mila ettolitri di Cerasuolo per un totale di 5,3 milioni di bottiglie seguita dal Garda che punta al mercato estero. Il Consorzio Valtènesi promuove il Chiaretto a base Groppello “È un vino che sta trovando finalmente il suo spazio, il trend mondiale è quello di apertura verso questa tipologia. Lo vediamo anche nel +20% di vendite registrato tra 2013 e 2014” afferma il presidente del Consorzio, Alessandro Luzzago. “Noi guardiamo all’esempio della Provenza. E oggi che l’inerzia sembra essersi spostata sulle potenzialità di questo vino, comprensori e consorzi devono cogliere la grande occasione, facendo però un buon lavoro”. Ma per affermarsi a livello internazionale il rosato italiano necessita di un’immagine convincente: si fa sempre più strada l’esigenza di un maggiore coordinamento e un forte sistema Italia intorno al vino rosato. Il rosato rappresenta un piccolo segmento di mercato dalle grandi potenzialità. Con i giusti investimenti ci potrebbero essere crescite consistenti da parte di fette di mercato protese verso vini dal sapore semplice e leggero.